IN RICORDO DEL SIG. FRANCO CAUCINO. IL CUCU

In ricordo del nostro caro Cucu pubblichiamo un'intervista di circa un mese fa da parte di alcuni alunni della classe 2A della scuola media.

L'Istituto Comprensivo Biella II, con tutto il suo personale, partecipa al dolore della famiglia del sig. Franco.

DOPPIA INTERVISTA ALLE NOSTRE MASCHERE DI CHIAVAZZA

VECCHIO CUCU - FRANCO CAUCINO

Perché ha deciso di fare il Cucu?

Tutto è iniziato nel 1971, quando abbiamo fondato un comitato che nei primi anni ha preso il teatro parrocchiale in disuso e, anche se non c'erano molti soldi eravamo in tanti volontari che facendo lavori diversi lo hanno ristrutturato. Ora il teatro è un orgoglio per Chiavazza.

Mi hanno chiesto di diventare Cucu nel 1981, ma un tumore mi ha costretto a rinunciare per un anno. Quando però me lo hanno riproposto ho accettato subito; ho sempre amato stare con la gente, divertirmi e divertire, soprattutto i bambini.

In nome di tutto il comitato, un grande riconoscimento al comune che ci ha sostenuti e finanziati. Purtroppo, del comitato fondatore siamo rimasti soltanto in due e per questo stiamo cercando di coinvolgere molti giovani per il Carnevale del futuro.

Quali sono le caratteristiche che deve avere una persona per fare il Cucu?

Di sicuro una persona per fare il Cucu deve saper parlare il piemontese (di solito in pubblico il Cucu parla il piemontese), essere spiritoso e amare con tutto il cuore Chiavazza.

Come deve essere vestito quando si presenta in pubblico?

Quando mi presento in pubblico devo indossare un frac con le code lunghe e nere, un gilet, l'orologio da taschino e un cappello a cilindro con abbinata una maschera con delle piume sul cappello.

Di che cosa si occupa?

Il mio ruolo è quello di tenere viva la tradizione e tenere insieme il comitato, farmi volere bene dalla popolazione e io mi sento pienamente amato dai chiavazzesi; inoltre devo rappresentare il paese con allegria.

Quali rapporti ha con il Gipin e la Catlin-a?

Inizialmente i rapporti con loro erano buoni, ma ultimamente non partecipano più alla sfilata e ci siamo un po' allontanati. Sofia Scaramal, Gloria Giavina e Tommaso Oliva

 

CUCU ATTUALE - MARCO MINETTO

Per quale motivo hai deciso di candidarti Cucu?

Perché mi sento rappresentato da questa figura solare, allegra, scherzosa e che vive il Carnevale con leggerezza.

Conosco molto bene il vecchio Cucu e con lui ci avevo già scherzato sopra, ma con una persona come il Carlo uno scherzo può diventare realtà; condividiamo anche il pensiero che il Cucu deve saper parlare il piemontese e naturalmente io lo parlo e lo conosco molto bene.

Hai sempre abitato a Chiavazza?

Sì, sono nato e cresciuto a Chiavazza anche se buona parte della mia famiglia è di Vigliano e io ho fatto la scuola secondaria lì.  

Che rapporti avevi con il Cucu che c'era prima di te?

Avendo meno anni di quelli in cui il Cucu è stato in carica, fin da quando ero bambino è stato presente negli eventi a Chiavazza, quindi lo ammiro e abbiamo molta confidenza.

Cosa intendi fare ora che sei Cucu?

La prima cosa che farò è capire vivendo di persona come funziona tutto ciò che sono stato abituato a vedere da fuori. Successivamente intendo riuscire a darvi questo è farvi divertire; guadagnarmi il rispetto del comitato del Carnevale e imparare da loro è un altro mio obiettivo. La mia mission sarà perciò portare freschezza coinvolgendo i giovani non solo per divertirsi, ma anche aiutarci a portare avanti l'eccellente lavoro fatto finora. Un giusto mix tra esperienza e novità.

Hai sempre partecipato al carnevale di Chiavazza?

Sì, però dalla parte del divertimento e non da quella lavorativa. Fin da piccolo tutti quelli del comitato mi conoscono anche grazie al mio carattere estroverso e per la mia voglia di divertire e divertirmi.

Ecco perché oggi posso e sono lieto di dire: "Mi sün al Cucu".     

Sofia Scaramal

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